Note dell'Artista:
Eccovi la cover di "Il gobbo di Notre Dame" per la Collana Disney
Anno: 1996
Regia: Gary Trousdale, Kirk Wise
Genere: Animazione
TRAMA:
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Nella Parigi del 1482 il burattinaio zingaro Clopin Trouillefou narra l'origine del gobbo del Titolo. Un gruppo di zingari si era nascosto illegalmente a Parigi, ma erano caduti in un'imboscata del giudice Claude Frollo. Una zingara nel gruppo aveva tentato di fuggire con il suo bambino deforme, ma Frollo l'aveva inseguita e uccisa fuori dalla cattedrale di Notre-Dame; aveva provato ad uccidere anche il bambino, gettandolo in un pozzo, ma l'arcidiacono della cattedrale era intervenuto accusando Frollo di aver ucciso una donna innocente. Per espiare il suo peccato, Frollo aveva accettato con riluttanza di crescere il bambino deforme a Notre-Dame come fosse suo figlio, chiamandolo Quasimodo.
Venti anni dopo, Quasimodo è diventato un ragazzo gentile ma isolato che ha vissuto all'interno della cattedrale tutta la sua vita. Un trio di gargoyle animati – Hugo, Victor e Laverne – sono la sua unica compagnia e lo incoraggiano a partecipare all'annuale Festa dei Folli. Nonostante gli avvertimenti di Frollo che sarebbe stato evitato per la sua deformità, Quasimodo partecipa alla festa e viene celebrato per il suo aspetto sgraziato, ma finisce per essere umiliato dalla folla dopo che gli uomini di Frollo iniziano una sommossa. Viene legato su una ruota la quale, girando, lo espone allo scherno della folla, che gli tira di tutto. Frollo si rifiuta di aiutare Quasimodo, ma Esmeralda, una gentile zingara, interviene liberando il gobbo, e usa un trucco d'illusionismo per sfuggire all'arresto. Frollo affronta Quasimodo e lo rimanda all'interno della cattedrale.
Esmeralda segue Quasimodo all'interno, venendo seguita da Febo, il capitano delle guardie, che si rifiuta di arrestarla per presunta stregoneria all'interno di Notre-Dame e la fa invece confinare nella cattedrale. Esmeralda ritrova e fa amicizia con Quasimodo, che se ne innamora e l'aiuta a fuggire da Notre-Dame. Lei affida a Quasimodo un ciondolo contenente una mappa per il covo degli zingari, la Corte dei miracoli. Frollo sviluppa presto dei sentimenti lussuriosi verso Esmeralda, e una volta realizzato questo implora la Vergine Maria di salvarlo dalla "magia" della zingara per evitare la dannazione eterna. Quando Frollo scopre la fuga di Esmeralda, scatena una caccia all'uomo in tutta la città che comporta l'incendio di innumerevoli case sulla sua strada. Febo, scoperta la malvagità di Frollo, lo sfida e viene condannato a morte. Colpito da una freccia durante la sua fuga, il capitano cade nella Senna, ma Esmeralda lo salva e lo porta a Notre-Dame per nasconderlo. I gargoyle incoraggiano Quasimodo a confessare a Esmeralda i suoi sentimenti, ma il campanaro si dispera quando scopre che lei e Febo si sono innamorati.
Più tardi quella notte, Frollo torna a Notre-Dame e scopre che Quasimodo ha fatto fuggire Esmeralda. Quindi, bleffa dicendo a Quasimodo di sapere dove si trova la Corte dei miracoli e di avere intenzione di attaccarla all'alba. Utilizzando la mappa che Esmeralda gli ha dato, Quasimodo va alla corte insieme a Febo per mettere in guardia gli zingari; i due si intrufolano nella particolare entrata, perlustrano con una torcia il luogo macabro, ma, una volta che gli zingari se ne accorgono, fraintendono e li attaccano: dapprima li circondano, li legano e, quando tentano di spiegare che non sono spie, li imbavagliano. Clopin vuole, col consenso della folla, addirittura impiccarli: è Esmeralda ad intervenire in loro aiuto e salvarli; involontariamente però i due hAnno condotto sul posto Frollo che cattura tutti i presenti. Frollo si prepara a bruciare Esmeralda sul rogo dopo che lei rifiuta i suoi sentimenti d'amore per lui, ma Quasimodo la salva e la porta alla cattedrale. Febo libera gli zingari e raduna i cittadini di Parigi contro Frollo e i suoi uomini, che cercano di entrare nella cattedrale. Quasimodo e i gargoyle versano rame fuso sulla strada per fermarli, ma Frollo riesce comunque ad entrare. Il giudice insegue Quasimodo ed Esmeralda fino alla balconata, dove cerca di ucciderli, ma cade nel baratro sottostante, morendo.
In seguito, Quasimodo arriva ad accettare l'amore tra Febo ed Esmeralda, e dà loro la sua benedizione. I due lo incoraggiano ad uscire in strada, dove i cittadini lo acclamano come un eroe e lo accettano nella società.
Venti anni dopo, Quasimodo è diventato un ragazzo gentile ma isolato che ha vissuto all'interno della cattedrale tutta la sua vita. Un trio di gargoyle animati – Hugo, Victor e Laverne – sono la sua unica compagnia e lo incoraggiano a partecipare all'annuale Festa dei Folli. Nonostante gli avvertimenti di Frollo che sarebbe stato evitato per la sua deformità, Quasimodo partecipa alla festa e viene celebrato per il suo aspetto sgraziato, ma finisce per essere umiliato dalla folla dopo che gli uomini di Frollo iniziano una sommossa. Viene legato su una ruota la quale, girando, lo espone allo scherno della folla, che gli tira di tutto. Frollo si rifiuta di aiutare Quasimodo, ma Esmeralda, una gentile zingara, interviene liberando il gobbo, e usa un trucco d'illusionismo per sfuggire all'arresto. Frollo affronta Quasimodo e lo rimanda all'interno della cattedrale.
Esmeralda segue Quasimodo all'interno, venendo seguita da Febo, il capitano delle guardie, che si rifiuta di arrestarla per presunta stregoneria all'interno di Notre-Dame e la fa invece confinare nella cattedrale. Esmeralda ritrova e fa amicizia con Quasimodo, che se ne innamora e l'aiuta a fuggire da Notre-Dame. Lei affida a Quasimodo un ciondolo contenente una mappa per il covo degli zingari, la Corte dei miracoli. Frollo sviluppa presto dei sentimenti lussuriosi verso Esmeralda, e una volta realizzato questo implora la Vergine Maria di salvarlo dalla "magia" della zingara per evitare la dannazione eterna. Quando Frollo scopre la fuga di Esmeralda, scatena una caccia all'uomo in tutta la città che comporta l'incendio di innumerevoli case sulla sua strada. Febo, scoperta la malvagità di Frollo, lo sfida e viene condannato a morte. Colpito da una freccia durante la sua fuga, il capitano cade nella Senna, ma Esmeralda lo salva e lo porta a Notre-Dame per nasconderlo. I gargoyle incoraggiano Quasimodo a confessare a Esmeralda i suoi sentimenti, ma il campanaro si dispera quando scopre che lei e Febo si sono innamorati.
Più tardi quella notte, Frollo torna a Notre-Dame e scopre che Quasimodo ha fatto fuggire Esmeralda. Quindi, bleffa dicendo a Quasimodo di sapere dove si trova la Corte dei miracoli e di avere intenzione di attaccarla all'alba. Utilizzando la mappa che Esmeralda gli ha dato, Quasimodo va alla corte insieme a Febo per mettere in guardia gli zingari; i due si intrufolano nella particolare entrata, perlustrano con una torcia il luogo macabro, ma, una volta che gli zingari se ne accorgono, fraintendono e li attaccano: dapprima li circondano, li legano e, quando tentano di spiegare che non sono spie, li imbavagliano. Clopin vuole, col consenso della folla, addirittura impiccarli: è Esmeralda ad intervenire in loro aiuto e salvarli; involontariamente però i due hAnno condotto sul posto Frollo che cattura tutti i presenti. Frollo si prepara a bruciare Esmeralda sul rogo dopo che lei rifiuta i suoi sentimenti d'amore per lui, ma Quasimodo la salva e la porta alla cattedrale. Febo libera gli zingari e raduna i cittadini di Parigi contro Frollo e i suoi uomini, che cercano di entrare nella cattedrale. Quasimodo e i gargoyle versano rame fuso sulla strada per fermarli, ma Frollo riesce comunque ad entrare. Il giudice insegue Quasimodo ed Esmeralda fino alla balconata, dove cerca di ucciderli, ma cade nel baratro sottostante, morendo.
In seguito, Quasimodo arriva ad accettare l'amore tra Febo ed Esmeralda, e dà loro la sua benedizione. I due lo incoraggiano ad uscire in strada, dove i cittadini lo acclamano come un eroe e lo accettano nella società.
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